Autodidatta, ho tenuto molte ed importanti mostre personali ed ho partecipato a varie collettive in Italia e all’estero, ricevendo consensi e riconoscimenti.
Di me hanno scritto vari critici:
“Il cromatismo è la parte più importante del suo lavoro e le sue composizioni astratto-informali ci arrivano da quella sintesi estrema del colore-luce che incantò l’ultimo Monet…
Il tessuto policromo si concede improvvise ondulazioni e particolari effetti… E’ un ritmo gioioso che stimola i moti dell’anima…”(G. N.)
“Un ritmo tonale che viene improvvisamente rotto da una nota dissonante: lacerti d’oro galleggiano nel magma dei colori…
Oro come non-compromesso, come inimitabile ed irraggiungibile.
Oro come simbolo e come mito.
E qui appare la lezione klimtiana, l'oro della Secession.
Un legame forse più inconscio che conscio che darà senz'altro esiti intriganti.
Non ci è dato afferrare la perfezione ma la creazione ci salva dal “grande freddo” del buio totale.” (F. B.)